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Freccia d'oro (1935)

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Freccia d'oro (1935)



Regia/Director: Piero Ballerini, Corrado D'Errico
Soggetto/Subject: Piero Ballerini, opera
Sceneggiatura/Screenplay: Piero Ballerini
Interpreti/Actors: Guido Barbarisi (Weitzmuller, il gioielliere), Emma Baron (sig.ra Sonia Larman), Giovanni Bellini (macchinista), Ennio Cerlesi (conte Claudio Arden), Maurizio D'Ancora (Ted Wall), Luisa Ferida (Evelyn, figlia di Slaiden), Enzo Gainotti (Mr. Morgan), Adele Garavaglia (madre del macchinista), Eva Magni (Maria, fidanzata del macchinista), Augusto Marcacci (presidente della banca Slaiden), Alfredo Menichelli (padre della bambina), Laura Nucci (Lilly Iorgen), Luigi Pavese (Ellis, l'ambasciatore), Vanna Vanni [Vanna Pegna] (Dora Morgan), Giorgio Piamonti (primo ladro), Bruno Smith (secondo ladro), Mario Brizzolari, Ernesto Calindri, Gustavo Conforti, Giovanni Dal Cortivo, Rocco D'Assunta, Doris Duranti, Nanne Chaubert (ragazza straniera sul treno), Giorgio Capecchi (capo cameriere ristorante nel treno), Cesare Polacco (casellante stazione ferroviaria), Dino Cardinali, Mirella Giordani, Fernando Simbolotti, Vittorio Tettoni, Struppko (cane)
Fotografia/Photography: Carlo Montuori, Piero Pupilli
Musica/Music: Paolo Salviucci
Scene/Scene Design: Gastone Medin
Suono/Sound: Giovanni Bianchi
Montaggio/Editing: Giorgio C. Simonelli
Produzione/Production: Ala Film
Distribuzione/Distribution: Colosseum Film
censura: 28972 del 13-08-1935
Altri titoli: The Golden Arrow
Trama: Intenzionati a rubare le preziose gemme che un gioielliere deve portare a un matrimonio regale, alcuni malviventi salgono sul lussuoso rapido "Freccia d'oro". Dopo essere riusciti a isolare i segnali di allarme e a legare e imbavagliare il personale di bordo, i ladri si chiudono nella carrozza portavalori, dove cercano di scassinare il deposito blindato. Poco dopo, però, dalla stazione più vicina al treno arriva via radio l'allarmante comunicazione del crollo di un ponte. I passeggeri, in preda al terrore, tentano in ogni modo di fermare il treno, mentre il macchinista, ignaro di tutto, continua la sua corsa. D'improvviso, però, l'uomo vede apparire di fronte a sé, nel buio e nella nebbia della notte, una grande croce e arresta il convoglio a un solo chilometro dal fiume. Il misterioso fatto è presto spiegato: quella vista dal macchinista non era che l'ombra proiettata dalla croce del rosario che era stata data all'uomo dalla madre e che era per caso caduto su un fanale. Scoperti e arrestati i ladri, il personale del treno viene finalmente liberato, mentre i viaggiatori festeggiano la fine del terribile incubo.

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